Scrivere di Jessica Fletcher, aka la “Signora In Giallo” (“Murder, She Wrote” in lingua originale) significa rievocare delle immagini a me molto care e non più così limpide.
C’è poco da fare. Ogni qual volta il sottoscritto si imbatte in quel volto che – nel corso degli anni – è diventato così iconico e familiare, in quel personaggio così cazzuto ed allo stesso tempo antesignano di altre serie televisive a tema investigativo (interpretato magistralmente da Angela Lansbury), non riesce a fare a meno di pensare alla propria nonna (grande fan del telefilm in questione) e, più in generale, alla magia di quei tempi così spensierati.
Del resto, stiamo parlando di una delle opere più riconoscibili della tv, nonché di una delle serie più longeve in assoluto. Per ciò che concerne la trama, il telefilm si svolge raccontando la vita quotidiana di un’insegnante d’inglese in pensione, Jessica B. Fletcher, per l’appunto, che dopo essere rimasta vedova del marito Frank, diventa quasi per caso una scrittrice di successo.
Nonostante la fama e la fortuna ottenuta, Jessica continua a vivere una vita semplice e salutare, risiedendo nel piccolo paese di Cabot Cove, sulla costa del Maine, coltivando le sue vecchie amicizie, che la portano spesso in giro per il mondo.
La serie, in pratica, è caratterizzata dal continuo verificarsi di omicidi che risvegliano l’insaziabile curiosità della protagonista, portandola a risolvere i casi della più svariata natura.
Va da sé, naturalmente, che la cara vecchia Jessica sia uno dei personaggi “pop” (e televisivi) più famosi di tutti i tempi.
Sebbene, ancora oggi, qualcuno colleghi il volto della Fletcher alle immancabili repliche della serie che puntualmente, quasi ogni estate, venivano trasmesse a cadenza annuale sulle nostre reti nazionali.
Ovviamente, con la nonna provavamo ad indovinare quale potesse essere il potenziale furfante che l’investigatrice di culto avrebbe insindacabilmente sgamato e, altrettanto ovviamente, il sottoscritto era sempre fuori strada.
In definitiva, spesso capita di ritrovarsi legati a un telefilm o alla sua trama anche e soprattutto per un mero fattore affettivo.
Nel mio caso è stato proprio così. Grazie alla nonna e ad un tempo che a raccontarlo oggi, non sembra neanche vero.
L'articolo “La Signora In Giallo” e le serie a cui siamo più affezionati. proviene da Gli anni 80 Il sito dedicato a noi degli anni ottanta.